Rione Sant’Antonio

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La realizzazione di questa epigrafe è stata voluta da un gruppo di uomini nati nel rione pisano di Sant’Antonio nell’arco degli anni ’40. La maggior parte di loro, quindi, ha trascorso l’infanzia nel greve e contrastato periodo del dopoguerra, in cui la povertà e le difficoltà della ricostruzione venivano mitigate dalla gioia per essere sopravvissuti. In questo contesto, è nata fra i bambini e i ragazzi del rione di Sant’Antonio un’amicizia profonda, indissolubilmente legata all’amore per il quartiere dove hanno vissuto. Infatti la forte identità rionale che caratterizzava il Sant’Antonio in quegli anni e l’esistenza di una cultura condivisa fondata su valori e comportamenti comuni hanno guidato la maturazione morale dei ragazzi, instillando in loro il rispetto per il rione che li ha visti crescere.Al Sant’Antonio, così come essi l’hanno vissuto, è dedicata l’epigrafe sul lungarno Gambacorti, forse con un po’ di nostalgia, giacché col tempo quasi tutti i “ragazzi” si sono allontanati dal quartiere, contribuendo loro malgrado alla dispersione di quella comunità che aveva nutrito e formato il loro carattere.

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Ubicazione topografica: Lungarno Gambacorti, all’altezza dello sbocco di via Mazzini / parapetto del lungarno.
Ente che promuove: Il gruppo “Amici da sempre” (privati cittadini), con l’autorizzazione del Comune di Pisa.
Materiale, misure, stato di conservazione: Marmo / 46×65 cm / ottimo stato di conservazione.
Periodo che racconta: Secondo dopoguerra nel rione Sant’Antonio di Pisa.
Periodo di realizzazione: Dicembre 2008.

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