Pietro Leopoldo

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La statua e la relativa epigrafe vogliono commemorare la figura di Pietro Leopoldo I di Lorena, “sovrano illuminato”, e la sua campagna di restaurazione e riforme che hanno caratterizzato il suo periodo di Granduca di Toscana: collaborò con gli intellettuali dell’epoca come Sallustio Antonio Bandini (che pubblicò grazie a lui il Discorso sulla Maremma) e favorì lo sviluppo dell’Accademia dei Georgofili; introdusse vari meccanismi finanziari che favorirono il commercio del grano, abolendo quei vincoli tributari che ne bloccavano la circolazione, e soppresse – uno dei primi sovrani ad attuare tale scelta – le corporazioni di origine medievale che ostacolavano una vera e propria rivoluzione economica.

La riforma più importante, quella per cui è ricordato maggiormente ancora oggi, fu l’abolizione degli ultimi retaggi medievali come la tortura e la pena di morte, istituendo un nuovo codice penale nel 1786, e facendo diventare la Toscana una delle prime terre in cui venivano applicati i principi di Cesare Beccaria, descritti nella sua opera Dei delitti e delle pene.

Nella statua troviamo, nei bassorilievi che la accompagnano, i richiami a questa serie di riforme: il bassorilievo di destra illustra le tre Arti sorelle, quello posteriore l’Agricoltura e quello di sinistra il commercio.
L’idea della statua venne nel Maggio del 1828.
A quel tempo a regnare sul granducato di Toscana vi era il nipote, ovvero Leopoldo II di Toscana: alla morte del padre Ferdinando III assunse subito i poteri confermando la regnanza mite e piena di riforme rivolte al popolo, come la riduzione della tassa sulla carne e l’ampliamento del porto di Livorno. Di conseguenza la Toscana fu uno dei pochi stati in cui i moti rivoluzionari del 1831 ebbero seguito e la statua potrebbe indicare una celebrazione rivolta proprio a Leopoldo II, simbolo dell’appoggio cittadino al proprio sovrano.

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Ubicazione topografica: Piazza Martiri della Libertà.
Ente che promuove: Cittadini di Pisa.
Materiale: Marmo.
Periodo che racconta: Il periodo in cui il personaggio storico in questione fu Granduca di Toscana, dal 1765 al 1790.
Periodo di realizzazione: Nel 1829 venne avviata una raccolta fondi pubblica per sostituire la vecchia colonna posta al centro, inclusa nel progetto iniziale di rinnovamento di quella piazza a cura di Tommaso Poschi, con una statua di Pietro Leopoldo; i basamenti su cui poggia vennero realizzati con bassorilievi di Emilio Santarelli e Temistocle Guerrazzi e la statua fu inaugurata nel 1833.