Galileo Galilei (Torre)

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L’epigrafe in questione è incastonata nella parete destra dell’ingresso alla Torre di Pisa.
Si presenta come una lastra in marmo di dimensioni abbastanza grandi (circa 150×150 cm). Riporta una serie di incisioni in lingua latina.
Commissionata dal granduca di Toscana Leopoldo II, fu realizzata nel 1839 da Vincenzo Carmignani.
Si tratta di una lapide celebrativa. Intende riportare alla memoria una serie di esperimenti che lo scienziato pisano Galileo Galilei avrebbe eseguito dalla sommità della torre durante i suoi studi sul moto dei corpi.
La data di realizzazione coincide con quella del primo Congresso Nazionale degli Scienziati. Parliamo quindi di un’opera che si aggiunge a una lunga serie di manufatti, commissionati appositamente per l’occasione, con il duplice intento di arricchire la zona e valorizzare le scienze.

Galileoscheda2Ubicazione topografica: Pisa, Piazza dei Miracoli, interno del Campanile.
L’epigrafe è visibile appena varcata la soglia del campanile, è incastonata nella parete destra.
Ente che promuove: Leopoldo II Granduca di Toscana.
Materiale: Lapide in marmo (150×150 circa, non sono presenti dati più accurati).
Periodo che racconta: 1590 circa. Epoca In cui si attribuiscono a Galileo alcuni esperimenti sulla caduta dei gravi, eseguiti dalla sommità della Torre di Pisa.
Periodo di realizzazione: 1839. Data in cui ricorreva il primo Congresso Internazionale degli Scienziati. L’opera è realizzata dal Cavalier Vincenzo Carmignani
Definizione del genere: Lapide commemorativa.